Sofia Viscardiさんのインスタグラム写真 - (Sofia ViscardiInstagram)「È Luglio. Si stropiccia la palpebra con l’indice sinistro, solleva le sopracciglia, spalanca gli occhi — mi sembra abbia le ciglia più lunghe del mondo —,stringe le labbra. La sua espressione è intensa ma carezzevole, un’impercettibile richiesta d’attenzione. Spinge il mento leggermente in avanti, interrogativo. Non dico nulla. Il mio visibile tentativo di stupirlo lo intrattiene. Mi basta. La sua presenza è fastidiosamente gradevole. Mi culla e mi agita contemporaneamente. Mi scruta solerte in attesa di un’occhiata complice. È come se sapesse a cosa sto pensando, vuole che glie lo dica, mostra i denti in un accenno di sorriso e per un secondo mi sembra che mi capisca più di quanto riesca a farlo io stessa. In un certo senso è così. La mia espressione si trasforma in un ghigno rassegnato, sposto lo sguardo altrove. Alzo delicatamente le spalle in segno di resa. Adesso lui sorride. Avanza di nuovo il mento, scuote lievemente la testa, come a chiedere che c’è. Sento un formicolio sulla gamba destra, ha cominciato a compiere piccoli movimenti circolari con l’indice all’altezza del mio ginocchio. I suoi occhi stanchi, allegri non perdono il contatto coi miei, obbedienti, imbarazzati. Sposto l’attenzione sulle sue dita che si muovono verso la mia coscia. Sei sempre più bella, concede. Che palle i complimenti travestiti da argomento di conversazione. Che palle lui che lo sa e tutta quanta la roba che mi smuove. E gli piace pure parecchio. Ruoto le pupille verso l’alto, quasi senza volerlo, e butto fuori l’aria dal naso. Davvero, continua. E non stiamo nemmeno parlando di occhi. La mia espressione si trasforma in una risata. La soffoco, guardo verso sinistra. Appoggia piano un bacio sulla mia spalla, scoperta, magra. Fa caldo, penso. Non so cosa fare, penso. Mi piaci troppo, fanculo, penso.」7月17日 21時57分